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Tato Giovannoni, «Son diventato uno dei migliori barman al mondo, ma sognavo di girare film»


Renato “Tato” Giovannoni: un signore, un viaggiatore, un artista, un bartender e il propietario di uno dei più importanti bar del Latino America, Florería Atlantico a Buenos Aires. Diversamente da quanto si possa pensare, la formazione artistica è servita moltissimo a Tato nella sua carriera nel mondo del bartending avendo studiato Graphic Design e Art Direction, oltre che Filmmaking alla New York Film Academy.

Un bagaglio culturale che, ad esempio, è stato fondamentale per permettergli di disegnare l’etichetta del suo gin Príncipe de los Apóstoles distribuito a livello internazionale e, inoltre, per realizzare il suo locale Florería Atlantico in parte negozio di fiori, in parte bar pluri-premiato.



La vita di Tato è altrettanto interessante quanto la sua formazione e la sua vita attuale. Cresciuto a Pinamar, una città costiera a sud di Buenos Aires, ha iniziato la sua carriera di barman nel bar del padre. Invece che giocare a calcio con gli amici nei pomeriggi liberi, ha preferito aiutare il padre lavando i bicchiere. Anche quando studiava Art Direction in Buenos Aires and cinema a New York, il suo pensiero era sempre rivolto al mondo della miscelazione e alla sua spiaggia in Argentina.



Una volta rientrato in patria, Tato ha iniziato a lavorare come bartender al Gran Bar Danzón prima e al Sucre e al Faena Hotel poi. Ma è nel 2013 che, finalmente, l’Argentina entra all’interno della mappa di cocktail bar internazionali grazie all’apertura di Florería Atlantico nel quartiere Retiro, il porto vecchio di Buenos Aires. Il locale, una vera e propria ode a tutte le diverse culture che abitano la capitale argentina, si caratterizza per la sua atmosfera e la sua drinklist che celebra i migliori prodotti di importati da una storia di immigrazione secolare, che sono arrivati a definire la cultura del bere unica del paese.



Florería accoglie i suoi clienti al pianoterra con un negozio di fiori e di vino. Al tramonto, però, l’ingresso segreto del cocktail bar al piano di sotto si svela dietro una finta porta del frigorifero. In fondo alle scale, incantevoli creature marine mitologiche, disegnate da Tato, adornano le pareti. Il personale indossa bellissime camicie a righe blu scuro e ogni cliente si sente catapultato in una taverna di un’altra epoca a pochi passi dal mare e popolata di persone provenienti da ogni parte del mondo.


Florería Atlántico attrae una vasta parte degli abitanti di Buenos Aires, ma è anche “venerata” a livello internazionale dagli amanti dei cocktail bar e dalla stessa industria del beverage. Nell’ottobre 2019, il locale si aggiudica il terzo posto nella World’s 50 Best Bars e diventando così il miglior bar del Latino America.


Nei suoi primi sei anni di vita, la drink list di Florería Atlántico è stato dedicato esclusivamente ai paesi maggiormente rappresentati in Argentina all’inizio del XX secolo: Italia, Spagna, Francia, Polonia e Inghilterra. Nel menu più recente invece, Tato ha deciso di focalizzarsi sulle colonie e le città native dell’Argentina. Alcune di queste colonie sono ora città fiorenti alter invece, come la colonia belga di Ostenda, sono scomparse. Tuttavia ognuna di queste città, alcune nate dell’incrocio di più nazionalità, ha una storia da raccontare e che Tato e il suo collaboratore, lo storico Felipe Pigna, si propongono di illustrare grazie a questo nuovo e ambizioso menu di 17 cocktail signature. Anzi, guardando ancora più avanti, Tato vorrebbe dare ancora più spazio ai sapori e agli spirits argentini, cercando di dare visibilità a piccoli produttori locali.



Instancabile lavoratore, Giovannoni ha sviluppato un altro progetto molto interessante, Príncipe de los Apóstoles, un gin 100% argentino, e il cui nome è un omaggio alla città di Apóstoles, la città del primo raccolto di yerba mate in Argentina. Le foglie di yerba mate sono tradizionalmente immerse in acqua calda per preparare il mate, una bevanda contenente caffeina molto popolare in Sud America, e che servito freddo viene definito tereré. Oltre al mate, tra gli ingredienti di questo gin troviamo anche il pompelmo rosa, l’eucalipto, la menta e il ginepro. Distillato in alambicco di rame a Mendoza, Príncipe de los Apóstoles ha riscosso un grande successo ed è ora distribuito in 15 paesi. Oltre al gin, Tato ha la sua linea di vermouth, acqua tonica, ginger ale e birra artigianale.


Durante la pandemia, che ha colpito in modo particolare il Sud America, Giovannoni è stato costretto a trovare un modo diverso di portare entrate al suo locale. Con il suo staff, ha sviluppato dei cocktail in lattina, ideando anche un layout elegante tanto quanto lo è il drink contenuto. Il Negroni Balestrini, ad esempio, è uno dei cocktail più famoso della Florería e che Tato ha dedicato a suo nonno che, per primo, gli ha insegnato il mondo degli aperitivi e dei vermouth.



Il segreto di questo meraviglioso cocktail? L’unione del suo gin allo yerba mate con Campari, Amaro Averna, foglie di eucalipto affumicate e acqua di mare delle Coste di Cariló per donargli un tocco argentino e un sentore iodato inedito per un classico Negroni.

Guidato dall’ispirazione, Renato Giovannoni si è trasformato, nel corso della sua carriera, da artista a bartender e, successivamente, in imprenditore rimanendo sempre fedele alle sue radici: uno spirito avventuriero che guarda sempre al mare per trovare le risposte.

Foto credits: Eduardo Torres, Yago Loydi Maffei, Eugenio Mazzinghi



English Version

Renato “Tato” Giovannoni: gentleman, world traveler, artist, bartender, and owner of Latin America’s most important bar, Florería Atlantico in Buenos Aires.

Tato’s artistic background, having studied Graphic Design and Art Direction at Escuelita de creativos and Filmmaking at the New York Film Academy, has served him well during his bartending career. He crafted the gorgeous label for his internationally-distributed Príncipe de los Apóstoles gin and designed the beautiful Florería Atlantico, part flower shop, part award-winning drinking den.


Tato grew up in Pinamar, a coastal town south of Buenos Aires. His bartending career began at his father’s bar. Instead of playing football in the afternoon with his friends, he helped his father out by washing glasses at the bar. Even when studying Art Direction in Buenos Aires and Film in New York, his mind was always on bartending and the sea side in Argentina.

Upon his return to Argentina, Tato worked as a bartender at Gran Bar Danzón, Sucre and Faena Hotel.



However, it was in 2013, that he firmly put Argentina on the global cocktail map with the opening of Florería Atlántico in the Retiro old docks area of Buenos Aires. An ode to Argentina’s diverse population, Florería Atlántico has an atmosphere and drink list that celebrate the best imported products from centuries of immigration, which have come to define the country’s unique drinking culture.


The entrance to Florería on the ground floor is a flower and wine shop. When the sun goes down, the secret entrance to the downstairs cocktail bar becomes accessible through a refrigerator door. Down the stairs, enchanting mythological sea creatures adorn the walls and the staff are dressed in handsome navy striped shirts. You’ll feel like you’re at a seaside tavern from another era imbibing with other eclectic immigrants.



Florería Atlántico attracts a wide range of Buenos Aires locals but is also revered by the international crowd, both consumers and industry. In October 2019, Florería was ranked 3rd in the World’s 50 Best Bars, making it the best bar in Latin America.


For the first six years, Florería Atlántico‘s cocktail menu was exclusively devoted to the countries with the largest influx of immigrants to Argentina in the early 20th century: Italy, Spain, France, Poland, and England. In the latest menu, Tato has decided to focus instead on colonies and native towns from all over Argentina. Some colonies had great success and became thriving towns, while others, for example the Belgian colony of Ostende, failed.


However, each of these colonies, some created even by a mix of nationalities, has a story to tell. Tato has teamed up with the Argentinian historian Felipe Pigna to recount the history of these colonies through 17 new signature cocktails. Moving forward, Tato would also like to highlight more Argentine flavors and spirits at Florería Atlántico, working with small local producers.



Not one to rest on his laurels, Tato also developed Príncipe de los Apóstoles, a gin with Argentinean DNA. Its name pays tribute to Apóstoles, the city of the first yerba mate crop in Argentina. The leaves of yerba mate are traditionally steeped in hot water to make mate, a popular caffeinated beverage in South America. When served cold, it is called tereré. In addition to yerba mate, Príncipe de los Apóstoles, contains pink grapefruit, eucalyptus, peppermint, and juniper. Distilled with a copper still in Mendoza, Tato’s Argentian gin has been a great success, and is now distributed in 15 countries worldwide. In addition to his gin, Tato now has a line of vermouth, a tonic water and ginger ale, and craft beers.


During the pandemic, which has hit Latin America particularly hard, Tato was forced to find alternative revenue streams for Florería Atlántico. Tato and his team have developed canned cocktails, with sleek packaging that does justice to the delicious liquid inside. The Negroni Balestrini is one of Florería’s more famous signature drinks. Tato Giovannoni dedicated the Negroni Balestrini to his grandfather, who first taught him about aperitifs and vermouths. Tato combines his Príncipe de los Apóstoles yerba mate gin with Campari, Averna amaro, smoked eucalyptus and seawater from the coasts of Cariló for a complex and briny Argentinian twist on the classic negroni.


Driven by inspiration, Tato has transformed from artist to bartender to entrepreneur over his career but always stays true to his roots: an adventurous soul who always looks to the sea for the answers.

Foto credits: Eugenio Mazzinghi, Yago Loydi Maffei,

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