Massimo Montanari, "Storia e cultura dell'alimentazione."
È una star degli storici italiani. Conosciutissimo anche all’estero e con opere tradotte in diverse lingue, Massimo Montanari oltre che medievista è uno dei più importanti storici dell’alimentazione internazionali.

Insegna all’Università di Bologna e all’Università di Scienze dell’Alimentazione di Pollenzo. La sua vastissima produzione bibliografica è appunto concentrata su temi legati all’agricoltura e all’alimentazione, intesi come branca degli studi che coinvolge lo sviluppo sociale, sanitario, culturale ed economico della storia umana.
In questa intervista, oltre a un consiglio di lettura, ci parla dell’importanza storica ed economica delle spezie, intese come status symbol.
La Bio
di Massimo Montanari
nato a Imola nel 1949, è professore di Storia medievale all’Università di Bologna, dove insegna anche Storia dell’alimentazione e dirige il Master “Storia e cultura dell’alimentazione”. È stato pioniere in questo campo di studi. I suoi lavori (una ventina di volumi e numerosi saggi) hanno avuto risonanza internazionale e sono tradotti in molte lingue. Fra i titoli più significativi:
L’alimentazione contadina nell’alto Medioevo (1979)
La fame e l’abbondanza. Storia dell’alimentazione in Europa (1983)
Il cibo come cultura (2004)
Il formaggio con le pere. La storia in un proverbio (2008)
L’identità italiana in cucina (2010)
Gusti del Medioevo (2012), Mangiare da cristiani (2015).
Ha tenuto seminari, conferenze e corsi in tutta Europa, in Giappone, negli Stati Uniti, in Canada, nell’America latina. È membro del comitato scientifico dell’Institut Européen d’Histoire et des Cultures de l’Alimentation, con sede a Tours. È membro del comitato direttivo del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto. Nel 2002 è stato insignito dal presidente Azeglio Ciampi del titolo di Ufficiale all’onore della Repubblica per meriti scientifici.

Per la sua attività ha ricevuto numerosi premi in Italia e all’estero. Nel 2012 gli è stato conferito dall’Institut de France il Premio Rabelais, un nuovo premio destinato a personaggi che si sono segnalati internazionalmente nello studio, nella diffusione e nella promozione della cultura del cibo.
Nel 2013 è stato eletto membro onorario dell’Académie Royale de Belgique.
Dal 2016 è socio dell’Academia Marinha du Portugal.
Dal 2017 è socio dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna.