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Jean Trinh e Alquímico, dal bar alla campagna in Colombia


Jean Trinh è nato a Parigi ed è entrato a far parte del mondo dell’ospitalità da quando ha memoria. I suoi genitori vietnamiti avevano diversi ristoranti in Francia e Jean ha mosso i primi passi in cucina con il ruolo di lavapiatti all’età di soli cinque anni.



A fine 2013, Jean si è trasferito a Cartagena in Colombia, dove ha aperto un pop-up bar dopo solo 6 mesi in uno dei quartieri più bohémien della città, denominato Getsemani. Fatto tesoro della sua esperienza nei locali di famiglia, nel 2016 Trinh apre Alquímico nel centro di Cartagena con una squadra di sole 5 persone. Alquímico è, sin da subito, un successo che registra una crescita significativa di anno in anno, arrivando perfino a occupare tutti e tre i piani dello stabile in cui è collocato e raggiungendo uno staff di 60 persone. In poco tempo, si trasforma in un locale con tre bar differenti in stile e concept, dislocati ciascuno su un piano e accomunati dalla stessa energia e positività.



Prima del Covid, Jean e il suo staff avevano l’abitudine di viaggiare per il mondo per apprendere nuove culture e confrontarti, in particolare, con quei professionisti del settore che ricoprono ruoli importanti nel mondo dell’ospitalità. Naturalmente, i viaggi erano anche un modo per far conoscere la bellezza e la ricchezza della Colombia.


Tuttavia, a causa dell’attuale pandemia, la situazione è cambiata anche per un team vincente come quello di Trinh. La situazione economica colombiana si è rapidamente aggravata: i bar e i ristoranti sono stati obbligati a pagare i loro dipendenti, senza ricevere alcun tipo di sostegno da parte del governo per poter far fronte alle spese di affitto, utenze, ecc.

Jean, nonostante le difficoltà, non si è tirato indietro e ha cercato di aiutare i suoi collaboratori come meglio ha potuto. All’inizio, sono state organizzate delle lezioni e dei workshop che li hanno impegnati nello studio 6 sere su 7.


Intanto, Alquímico ha continuato a pagare l’intero stipendio a ciascuno di loro e, con altri partner, ha acquistato 3,8 tonnellate di frutta e verdura da produttori locali per poi dividerli in ceste e regalarle a 450 famiglie bisognose di Cartagena.



Tra l’altro, Jean ha portato avanti un progetto di sostegno dell’agricoltura locale che già seguiva da diversi anni. Nel 2019, infatti, si era unito a un collettivo a supporto dei produttori locali. Allo stesso tempo però, da buon imprenditore, si era reso conto che non riusciva a soddisfare l’intera domanda di prodotti dei suoi bar con la sola produzione del collettivo. Per questo, si è deciso a comprare un’azienda agricola di 25 acri in una delle regioni più fertili della Colombia, detta il triangolo del caffè.


Nel pieno della pandemia mondiale, Jean ha fatto una scelta drastica e unica nel suo genere a beneficio della sua attività e dei suoi dipendenti, ossia # FromTheBarToTheFarm.

Dopo un lungo carteggio con il governo colombiano, Jean ha ottenuto il nullaosta per spostare il suo staff in tutta sicurezza da Cartagena all’azienda agricola a Filandia, a più di 800 km dalla città. Il 15 maggio scorso, un gruppo di 49 persone ha iniziato il suo viaggio verso la campagna.



Durante questo periodo trascorso nell’azienda agricola, il team di Alquímico si è costruito le proprie dimore, ha imparato a utilizzare macchinari, installare l’elettricità, utilizzare il cemento oltre a implementare lavori di idraulica e carpenteria utilizzando il guadua – un tipo di legno locale. Non solo ma è stato costruito anche un centro di ricerca e sviluppo, nel quale vengono coltivati prodotti freschi da cui ottenere sciroppi, distillati, tinture e infusi che verranno, in un secondo tempo, impiegati nei bar di Cartagena e in altri stabilimenti della città.


Inoltre, l’azienda agricola ha avviato anche la produzione di miele, la raccolta di caffè, l’innesto di nuovi alberi come parte di un progetto di rimboschimento, la preparazione di fertilizzanti organici, la costruzione di percorsi ecologici… il tutto con l’obiettivo di aiutare il loro paese a reagire a questo momento storico difficile.




English Version

Jean Trinh was born in Paris, and has been part of the hospitality industry as long as he can remember. His Vietnamese parents had several restaurants in France and Jean started washing glasses and cooking dishes in the kitchen when he was only five years old. Jean moved from Paris to Cartagena de Indias at the end of 2013 and after six months, opened a pop-up bar in the Bohemian neighborhood of Getsemani.


Inspired by this experience, in 2016 Jean opened Alquímico in the center of Cartagena with an initial crew of five. Alquímico was an immediate success, and has grown significantly over the years, now occupying all of a three-story mansion, with a staff of 60. Alquímico is three bars spread over three floors, each with a different concept, but all sharing a high energy and positive vibes.



Before Covid, Jean and his team traveled regularly to learn about new cultures, and gain insights from the leaders in the hospitality industry. The travels were also a way to teach the world about the diversity and riches of Colombia.


Due to the current pandemic, the economic situation is very dire in Colombia, as bars and restaurants are forced to continue paying staff but have not received any government support for rent or electricity bills. With the current pandemic, Jean wanted to support his team as best he could. Initially, Jean and his team held classes and workshops, studying together six nights a week. Alquímico kept paying staff in full and with other partners, they bought 3.8 tons of organic fruits and vegetables from local producers, and made food baskets for 450 poor families in Cartagena.



Jean has long been a supporter of local farming, and joined a collective in 2019 to support local producers. However, Jean quickly realized that the ingredient demand for his high-volume bar were simply too much for the collective alone and purchased a farm of 25 acres in one of the most fertile regions of Colombia: the coffee axis. In the midst of a global pandemic, Jean made a drastic but brilliant decision for his bar team with #FromTheBarToTheFarm. After a month of paper work, they were given government approval to safely move the staff from Cartagena to the farm located in Filandia more, than 800 km away. On May 15, a group of 49 staff members began the journey to the farm.



During their time on the farm, the staff of Alquímico has built their new home, learning skills such as machinery, electricity, cement work, plumbing and carpentry with guadua – a local native wood. Alquímico also built an R&D center, where the fresh crops are harnessed to produce syrups, distillations, tinctures, and infusions that will later be used in Alquímico and other establishments in Cartagena. In addition, the team has started producing honey, harvesting specialty coffee, planting trees as part of a reforestation project, preparing organic fertilizers, building ecological trails, all with an aim of helping their country rebound from this devasting situation.



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