Dalia Gaberščik, Paolo Jannacci, Enrico Bartolini: il viver bene della musica e del buon cibo
La musica e il buon cibo sono tra gli elementi positivi che aiutano da sempre l’uomo a superare le difficoltà, l’abbiamo visto anche nel recente periodo di lockdown. In questa tripla video intervista ci sono voci e pensieri sul nostro futuro di tre professionisti che nella comunicazione, nella musica e nel cibo hanno raggiunto il successo: Dalia Gaberščik, titolare dell’agenzia di Comunicazione GoIgest e presidente della Fondazione Giorgio Gaber, Paolo Jannacci, musicista, ed Enrico Bartolini, chef stellato.
Dalia Gaberščik
Figlia di Giorgio Gaber e di Ombretta Colli, Dalia Gaberščik dal 1986 è titolare di GoIgest, una delle principali società di comunicazione italiane nell’ambito dello spettacolo. Dal 1990 al 2000 è stata Responsabile della Comunicazione delle reti Mediaset. Dal 2000 si dedica esclusivamente alla GoIgest supportando alcune grandi aziende nella comunicazione di importanti eventi tra cui Rai, Mediaset, La7, Sat2000, ma anche collaborando con l’ufficio stampa di grandi aziende come Telecom, Citroen e Panini Comics. Attualmente la Goigest cura la comunicazione di alcuni tra i più importanti artisti italiani, tra i quali Lorenzo Jovanotti, Laura Pausini, Marco Mengoni, Gianni Morandi e molti altri ancora. Dal 2003, insieme a Paolo Dal Bon, dà vita alla Fondazione Gaber – di cui è vicepresidente.

Paolo Jannacci
pianista e compositore; studia lingue, filosofia e musica (pianoforte e arrangiamento). Diventa un musicista professionista dal 1988. Vanta collaborazioni con grandi artisti, citandone alcuni: Dario Fo, Paolo Conte, Chico Buarque, Ornella Vanoni, Claudio Bisio, Massimo Ranieri, J-Ax e, soprattutto, il padre Enzo. Poliedrico, compone per il teatro, il cinema e la pubblicità. Ha recentemente partecipato al Festival di Sanremo 2020 con la canzone “Voglio parlarti adesso”.

Foto: Simone Galbiati
Enrico Bartolini
Originario di Castelmartini in Toscana, Enrico Bartolini è l’unico chef italiano ad aver conquistato 4 stelle della Guida Michelin in un sol colpo. Non solo ha riportato le tre stelle a Milano con il suo ristorante Mudec, ma ha saputo creare un team vincente di collaboratori portando due stelle al Glam di Venezia. La sua creatività, intuizione e determinazione lo hanno contraddistinto nelle cucine di Paolo Petrini a Parigi e di Mark Page a Londra. Rientrato in Italia, ha diretto Le Robinie in Oltrepo’ Pavese, dove ha conquistato la sua prima stella Michelin a soli 29 anni per poi dedicarsi al Devero a Cavenago Brianza dove ha conquistato la seconda stella.

Foto: Nino saetti